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Energia, tentata truffa telefonica con finto ente pubblico e dati personali trafugati. Consumerismo denuncia: “Sistema organizzato per raggirare gli utenti”

Una catena di telefonate, operatori che cambiano nome e identità, riferimenti a enti inesistenti e un contratto di energia proposto in modo fraudolento. È quanto emerge dalla relazione circostanziata redatta da Damiano Ferro, professionista ma allo stesso tempo consumatore piemontese, e trasmessa allo sportello +Tutela di Consumerismo per segnalare una presunta truffa commerciale nel settore energetico.

La vicenda si svolge il 15 luglio 2025. Il sig. Ferro riceve una telefonata da un soggetto che si qualifica come operatore del suo attuale fornitore, Engas Srl, affermando che la tariffa sottoscritta (0,12 €/kWh) stava per aumentare a 0,38 €/kWh a causa di “problemi tecnici contrattuali”.

Allarmato, il Sig. Ferro riceve due alternative: accettare l’aumento o farsi trasferire – in ottemperanza a non meglio precisati obblighi di legge – a un presunto “Ente Nazionale Statale di Assistenza ai Clienti del Mercato Libero”. Viene così contattato da una sedicente funzionaria, “Silvia”, che conosce nome, cognome, codice fiscale, indirizzo e dettagli contrattuali del cliente, e propone l’attivazione con REC ENERGY, presentata come vincitrice di un appalto pubblico per forniture agevolate fino al 2038.

Parola segreta, false istruzioni e identità fittizie

Nel corso della chiamata, l’operatrice invita il cliente a pronunciare una parola segreta come misura “anti-truffa” e gli impone precise istruzioni su cosa dire all’operatore successivo: omettere i problemi con il fornitore attuale, dichiarare di essere il marito dell’intestataria (cosa non vera) e confermare la residenza, anch’essa inesistente.

La stessa “Silvia” si presenta più avanti come “Cinzia”, e successivamente trasferisce la chiamata a “Antonia”, presunta operatrice di REC ENERGY, che formula proposte commerciali discordanti da quelle iniziali e omette elementi fondamentali come i costi di commercializzazione. A quel punto, il sig. Ferro interrompe la conversazione, avendo riconosciuto il tentativo di truffa.

Consumerismo: “Telemarketing manipolativo, grave uso illecito dei dati”

Per Consumerismo, il caso evidenzia una struttura organizzata, che opera con ruoli distinti, script manipolativi e accesso illecito a dati personali, presumibilmente acquisiti attraverso canali non autorizzati. La dinamica mostra violazioni gravi della normativa a tutela del consumatore e della privacy.

«Non si tratta più di vendite scorrette isolate – denuncia Giovanni Riccobono, Direttore Generale di Consumerismo e Coordinatore degli sportelli +Tutela – ma di uno schema articolato, basato sulla disinformazione e sulla manipolazione delle conversazioni. Gli operatori usano toni rassicuranti prima della registrazione ufficiale, fingono di rappresentare enti pubblici e travisano diritti e condizioni, come nel caso del diritto di recesso esteso falsamente a 60 giorni».

Secondo Consumerismo, il riferimento a enti inesistenti, le informazioni false su appalti pubblici e il tentativo di estorcere conferme telefoniche in contesti alterati configurano una pratica commerciale ingannevole e potenzialmente penalmente rilevante.

Le violazioni normative emerse

Dalla disamina emergono diverse violazioni:

  • Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005, artt. 20–27): pratiche commerciali ingannevoli, omissive e aggressive;

  • Codice di condotta commerciale ARERA: mancata identificazione dell’operatore, omessa trasparenza precontrattuale, uso di enti fittizi;

  • Codice penale, artt. 640 e 494: truffa aggravata e sostituzione di persona;

  • Regolamento UE 2016/679 (GDPR): trattamento non autorizzato di dati personali;

  • Art. 416 c.p. (associazione per delinquere): operatività strutturata e coordinata tra più soggetti a fini truffaldini.

L’invito ai cittadini: «Non confermate nulla, segnalate subito»

Consumerismo invita tutti gli utenti che ricevono telefonate sospette a:

  • Non confermare mai dati personali, codici POD o PDR al telefono
  • Non accettare alcuna proposta senza ricevere e leggere la documentazione completa
  • Registrare o annotare le chiamate, salvando numeri, nomi dichiarati e contenuti;
  • Segnalare ogni anomalia alle Associazioni dei Consumatori in modo da poter dar voce a pratiche come questa, sempre più diffuse e all’ordine del giorno
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