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Il Corriere.it pubblica la fake news di A2A sul mercato tutelato

il CONTENUTO SPONSORIZZATO A CURA DI A2A, dichiara che: "Energia elettrica: dal 1° luglio scatta il passaggio al mercato libero Il termine del servizio di maggior tutela obbliga gli utenti a scegliere un’offerta tra quelle proposte dagli operatori. Come orientarsi". Un falso pubblicato dal più autorevole quotidiano nazionale. A chi dobbiamo credere?

IMPORTANTE RETTIFICA: A2A DEVE CORREGGERE LE PROPRIE AFFERMAZIONI ERRATE SUL SITO DEL CORRIERE.IT

Recentemente, abbiamo notato con crescente preoccupazione un banner pubblicitario sponsorizzato da A2A sul sito del Corriere.it, il quale contiene informazioni palesemente errate e fuorvianti riguardo al termine del servizio di maggior tutela nel settore energetico.

Nel banner, si sostiene erroneamente che il termine del servizio di maggior tutela obblighi gli utenti a scegliere un’offerta tra quelle proposte dagli operatori. Tale affermazione è categoricamente falsa e priva di qualsiasi fondamento. Contrariamente a quanto dichiarato, i consumatori hanno il diritto legittimo di rimanere nel servizio di maggior tutela anche dopo il termine, senza essere obbligati a scegliere un’offerta alternativa.

Come è ben noto, sia il Ministro dell’Energia Pichetto Fratin che il Presidente dell’Autorità per l’Energia hanno chiaramente indicato che i consumatori hanno il diritto di rimanere nel servizio di maggior tutela anche dopo il termine, se lo desiderano, per essere trasferiti nel servizio di tutele graduali. Questa è una prerogativa legale e un diritto fondamentale dei consumatori.

Siamo fortemente a favore del libero mercato, ma è essenziale evidenziare che alcuni operatori, in particolare le municipalizzate e le aziende a partecipazione pubblica come A2A, hanno dimostrato comportamenti discutibili e fuorvianti. Questi comportamenti non solo danneggiano i consumatori, ma gettano discredito sullo stesso concetto di libero mercato. È imperativo sottolineare che tali pratiche non sono tollerabili e richiedono un’azione immediata da parte delle autorità competenti.

Il banner pubblicitario di A2A sul sito del Corriere.it, insieme alle azioni simili intraprese da altre aziende come Enel con la sua SEN, solleva seri dubbi sulla loro idoneità a operare in un contesto di libero mercato. Chiediamo quindi all’Autorità competente di avviare immediatamente un’indagine approfondita per verificare se ci sia una strategia più ampia di resistenza dietro questi comportamenti fuorvianti.

Inoltre, ci rivolgiamo direttamente al Corriere.it affinché rettifichi immediatamente il contenuto del banner pubblicitario, al fine di preservare la propria credibilità e evitare di contribuire alla diffusione di informazioni erronee e fuorvianti.

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