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Proteste degli agricoltori. Ecco come fare la spesa a difesa dei produttori italiani

Dal produttore al consumatore: consigli per spendere meno e perché i prodotti diventano più costosi quando andiamo al supermercato

La spesabisogna saper farla. Ritagli di tempo, corsa contro lorologio, un carrello riempito in pochi minuti afferrando tutto ciò che propone il banco del supermercato. C’è anche chi, invece, ama prendersi tutto il tempo necessario per scegliere cosa servire in tavola, trovando un giusto compromesso fra prezzo e qualità. Chi ama scegliere i prodotti con cura, nella maggior parte dei casi, si reca al mercato contadino o ai mercatini bio, dove il vantaggio è quello di acquistare prodotti di stagione appena raccolti e non surgelati come quelli delle grandi catene di supermercati.

È una questione di stagionalità…

Seguire la stagionalità è la prima buona regola non solo per risparmiare, ma anche per assicurarci di acquistare un prodotto fresco e locale.Quello che i consumatori devono capire è che devono acquistare direttamente dai contadini e privilegiare i prodotti italiani, controllando letichetta scrupolosamente (origine del prodotto e tracciabilità). Bisogna rispettare la stagionalità di frutta e verdura ed evitare di acquistare prodotti importati dallestero, come potrebbero essere delle arance acquistate in Agosto e provenienti dal Sud Africa. Porre un minimo di attenzione su ciò che si porta a tavola dovrebbe essere la normalità, a prescindere dalla proposta della grande distribuzione, ha dichiarato Tito Albani, proprietario dellazienda agricola Eredi Tito Albani. Si può rinunciare alle melanzane durante linverno o ai finocchi durante lestate? È un piccolo sacrificio che porta grandi benefici a più livelli: economici, salutari e ambientali.

Come siamo arrivati a questo prezzo?

Ci avrete senzaltro fatto caso: quando ci rechiamo dal contadino ed acquistiamo una decina di carciofi, il prezzo finale è notevolmente più basso rispetto a quello del supermercato. Ottimo, abbiamo risparmiato. Certo, si dovrà anche tenere in considerazione il fatto che il contadino ha una proposta limitata e, magari, per acquistare tutto ciò che ci serve dovremmo visitarne diversi e passare parecchio tempo in macchina (con i relativi costi di carburante). Lofferta del contadino, in generale, è anche limitata e circoscritta a frutta e verdura di stagione. Tuttaltra sinfonia al supermercato, dove i banchi di frutta e verdura sono affollati da unampia varietà di prodotti provenienti da diverse regioni dItalia e d’Europa”, ha dichiarato Barbara Molinario, Segretario Generale di Consumerismo, ed ecco che il prezzo sale. Il prezzo finale, infatti, comprende i costi di trasporto della merce. Non ci meraviglia, quindi, che un chilo di avocado proveniente dal Sud America arrivi a costare fino a dieci euro. Prezzi più alti, ma spesa più comoda, come spiega Barbara Molinario: Nonostante il prezzo del supermercato sia più alto, molti consumatori preferiscono fare la spesa presso le grandi catene, dove hanno a disposizione tutto ciò che sta nella lista della spesa, senza dover fare più tappe e perdere tempo”.

Fra il contadino e il supermercato

Fra il contadino e il supermercato si frappongono le cooperative, ovvero delle organizzazioni di produttori. Il contadino ha massa troppo piccola per vendere alle catene di supermercati, spiega Luigi Galimberti, esperto Food di Consumerismo.Le cooperative, insieme alla GDO (Grande Distribuzione Organizzata), commercializzano i prodotti in modo equo. Sebbene la credenza comune sia che la GDO speculi sul piccolo contadino, la verità è che considerando lammontare dei prodotti invenduti, la GDO deve sostenere anche elevati costi di smaltimento, con un rapporto che può variare fino a 60 pezzi da smaltire su 100”.

Ed alloracome risparmiare?

Il Segretario Generale di Consumerismo, Barbara Molinario consiglia di scegliere sempre prodotti di stagione. Sono i più economici ed anche i più buoni. Preparare una lista della spesa e non acquistare cibo in eccesso, evitando gli sprechi, è un’altra regola doro per risparmiare. Infine, è bene scegliere sempre prodotti sfusi, senza packaging. Il confezionamento ha un costo, non solo in termini economici, ma anche ambientali”.

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