Imprese

Quando il buon senso supera le lacune normative: la storia di inclusione tra una cliente, ENGIE Italia e il diritto di essere sé stessi

Consumerismo racconta un esempio virtuoso di rispetto, umanità e buon senso, in un’Italia dove, a volte, le norme non riescono a stare al passo con la vita vera

C’è un’Italia che si muove, che accoglie, che comprende e che sa guardare oltre i codici e i cavilli burocratici. È l’Italia fatta di persone, di storie vere, di sensibilità. È l’Italia che ha il piacere di raccontare oggi, attraverso la vicenda di una cliente Italia che, dopo un importante percorso di transizione di genere, si è trovata ad affrontare un ostacolo tanto imprevisto quanto ingiusto.

La protagonista di questa storia è una donna, che fino a qualche tempo fa, anagraficamente, era un uomo. Concluso il lungo iter medico e legale che accompagna il cambio di sesso, ha ottenuto un nuovo codice fiscale, come previsto dalla legge italiana. Ma, come spesso accade, la burocrazia non è pronta ad accogliere i cambiamenti alla stessa velocità con i quali accadono.

Nel suo caso, il nodo è stato il contratto di fornitura elettrica con ENGIE Italia: il cambio del codice fiscale, pur riguardando la stessa persona, comportava – secondo la normativa vigente – la necessità di una voltura, ovvero il passaggio del contratto da un soggetto a un altro. Un passaggio che prevede un costo, come se si trattasse di un cambio di intestatario tra due persone diverse.

Ma la protagonista di questa storia non ha accettato passivamente. Ha contattato ENGIE Italia, spiegando con trasparenza la situazione, allegando tutta la documentazione ufficiale del tribunale, dimostrando che, pur avendo un nuovo codice fiscale, è sempre lei: la stessa persona, nello stesso appartamento, con lo stesso numero cliente.

Ed è qui che accade qualcosa di raro, ma prezioso. Il call center interno di ENGIE Italia, situato a Bari, ha scelto di ascoltare davvero. Non solo di “rispondere al telefono”, ma di accogliere la richiesta come un vero help desk al servizio delle persone. Ha analizzato la situazione, ha compreso che la legge non prevede ancora nulla in merito, ma che il buon senso poteva (e doveva) fare la differenza.

Il risultato? Nessuna voltura a pagamento. ENGIE Italia ha deciso di non far gravare questo costo sulla cliente, riconoscendo che il diritto alla propria identità deve essere rispettato anche nei contratti di fornitura. Un piccolo gesto, forse, ma carico di significato.

Perché dietro ogni codice fiscale c’è una persona. E quando un’azienda riesce a vederla, a capirla, a tutelarla, allora stiamo parlando di vera inclusione.

Consumerismo è felice di raccontare questa storia: un esempio concreto di come, anche in assenza di norme specifiche, il rispetto e l’umanità possano (e debbano) guidare le scelte delle imprese. Un grazie a ENGIE Italia e al suo team di Bari, che hanno saputo mettere le persone al centro, dimostrando che un altro modo di fare servizio clienti è possibile.

Un esempio da seguire. E da raccontare.

Barbara Molinario

Barbara Molinario è giornalista ed esperta di comunicazione, con oltre venticinque anni di esperienza nel mondo dell’editoria. Opinionista indipendente, interviene su temi legati ai consumi e alla tutela dei consumatori. Collabora con numerose testate giornalistiche, agenzie stampa, web, radio e TV, tra cui TG1, Rai Parlamento, Unomattina, Estate in Diretta, Tg2 Costume e Società, Agorà, Mi Manda Rai 3, TGR Lazio, Mattino Cinque, Ansa, Aska, Adn Kronos. È anche speaker radiofonica. Esperta di moda e costume, è direttrice del magazine Fashion News Magazine. Segretario Generale dell’associazione no profit Consumerismo, si occupa di promozione dei diritti dei cittadini e sensibilizzazione sociale. È inoltre Presidente dell’associazione Road to green 2020, con cui promuove la sostenibilità ambientale attraverso il forum internazionale “La città del futuro” e il contest #roadtogreen, che valorizza artisti, designer e innovatori. Con il progetto Road to pink è attivamente impegnata nella lotta contro la violenza di genere. Progettista di interventi per privati e bandi pubblici, opera nei settori dell’impresa e del sociale, sviluppando iniziative ad alto impatto culturale, ambientale ed educativo. È attivista nel campo della tutela e formazione dei minori. Conta all’attivo progetti come Legal Love e Mangio dopo, che affrontano temi legati al benessere psico-fisico dei più giovani, collaborando con scuole e istituzioni pubbliche. Docente di comunicazione, ufficio stampa, pubbliche relazioni e organizzazione eventi, è amministratore della società DBG Management & Consulting srl ed è tra i soci fondatori del Convention Bureau Roma e Lazio. È stata per anni attiva nel sistema Confindustria. Tra le sue pubblicazioni e produzioni: Combattere il cyberbullismo. Riconoscere le Fake News. Gestire gli haters; Zero, il libretto interattivo contro lo spreco del cibo; Racconto di una vita da Corsaro. Pier Paolo Pasolini; Riciclare è un’arte; Sostenibilità nell’industria della moda, tra nuovi trend, falsi miti. Come presidente dell’Associazione no profit Road to green 2020, dal 2016 ogni anno organizza il Forum internazionale “La città del futuro” dedicato alla promozione della sostenibilità ambientale, con il sostegno del Ministero della Transizione Ecologica, tante istituzioni e realtà private attive nel mondo dell’ecologia. Mecenate appassionata di arte e cultura, promuove e favorisce le belle arti, dal 2017 dà voce e spazio a creativi attraverso il contest #roadtogreen sostenendo concretamente artisti, designer, ricercatori, studiosi, letterati. Attivista contro la violenza di genere in ogni forma, tramite il progetto Road to pink dà voce alle donne. Amministratore della società di eventi e ufficio stampa DBG Management & Consulting, è tra i soci fondatori del Convention Bureau Roma e Lazio, per anni ha militato in Confindustria. Tra le pubblicazioni ed i videocorsi: “Combattere il cyberbullismo. Riconoscere le Fake News. Gestire gli haters.”; “Zero, il libretto interattivo contro lo spreco del cibo”; “Racconto di una vita da Corsaro. Pier Paolo Pasolini.”; “Riciclare è un’arte”; “Sostenibilità nell’industria della moda, tra nuovi trend, falsi miti”.
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