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Bollette: spendiamo 90 miliardi di euro l’anno. Potremmo risparmiare il 10% con questa mossa

CONSUMERISMO E ASSIUM ANALIZZANO IL SETTORE: 850 OPERATORI, 13.000 UTENZE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. SPESA POTREBBE CALARE DI 9 MILIARDI CON INFORMAZIONI PIU’ CORRETTE E MAGGIORE TRASPARENZA. PROPOSTO OBBLIGO DI CERTIFICAZIONE PER UTILITY MANAGER

Si è tenuto oggi 5 marzo, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, l’evento “Bollette Energia: a che prezzo siamo? Difficoltà ed opportunità del nuovo mercato”, organizzato dall’associazione degli Utility Manager Assium in collaborazione con Consumerismo No Profit, nel corso del quale sono stati forniti i dati sul mercato dell’energia in Italia.

Ogni anno famiglie, imprese e Pubbliche Amministrazioni affrontano una spesa complessiva per le forniture di energia elettrica pari in media a circa 90 miliardi di euro – hanno spiegato Assium e Consumerismo – Una spesa che, indipendentemente dall’andamento dei prezzi dell’energia, potrebbe essere ridotta di 9 miliardi di euro annui fornendo informazioni corrette ai consumatori, garantendo maggiore trasparenza ed eliminando pratiche aggressive e scorrette nella vendita dei contratti di fornitura al pubblico.
L’Italia conta infatti circa 850 fornitori di elettricità che vendono contratti al pubblico attraverso call center ed agenti. Ma chi sono questi soggetti?

“È importante non lasciare questo mestiere libero a chiunque, ma istituire un obbligo di certificazione, secondo una norma UNI già esistente dal 2020, e istituire un registro nazionale degli Utility Manager. La spesa annua potrebbe così essere ridotta di circa 9 miliardi l’anno” – ha commentato il Presidente di Assium, Federico Bevilacqua.

Mentre i media parlano del mercato dell’energia paragonandolo ad una “giungla”, in realtà, tramite l’aiuto di un Utility Manager, possiamo constatare che le proposte di contratto al pubblico si basano su tre elementi comuni a tutti: costi fissi mensili; prezzo fisso o variabile; spread su variabile. Il restante 50% della bolletta rimane uguale per tutti. Ed è qui che risulta necessario andare alla ricerca dell’offerta con costi mensili più contenuti. “Il prezzo di mercato (PUN) è influenzato da alcune variabili facilmente verificabili in autonomia e/o con l’aiuto di un Utility Manager. Le principali sono: prezzo del gas; disponibilità di energia solare ed eolica; disponibilità di energia idroelettrica” – spiega Davide Cornaggia, membro del Comitato Tecnico di ASSIUM – “Consigliamo, dunque, a tutti i consumatori di verificare con attenzione se, spinti dagli sbalzi di prezzo degli anni passati, abbiano sottoscritto o se siano stati applicati rinnovi unilaterali con contratti a prezzo fisso; e se questi contratti siano in linea con i prezzi attuali, ormai saldamente sotto i 0,10 €/kWh. Ricordiamo che è possibile disdire il proprio contratto in qualunque momento e che, qualora abbiano un prezzo fisso, le eventuali penali non si applicano a contratti sottoscritti prima del 1 gennaio 2024”.

“È importante avere la capacità di capire cosa succede all’interno del mercato, ma è altresì comprensibile che il singolo cittadino non ne abbia le competenze. Per questo motivo, Consumerismo No Profit sostiene la “battaglia” degli specialisti di Assium che propongono l’individuazione di una figura che sia tecnicamente delegata ad occuparsi delle utenze delle famiglie, delle imprese ed anche dei comuni che molto spesso lasciano al freddo, e senza illuminazione pubblica, i cittadini proprio perché incapaci di gestire le utenze” – conclude il presidente di Consumerismo, Luigi Gabriele.

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