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Energia: Au, fornitori spesso scorretti, scelta sia consapevole

Consumerismo: contratti estorti con l’inganno, inasprire sanzioni verso operatori scorretti

Passaggio inconsapevole al mercato libero dell’energia

Una consistente fetta di famiglie che nel 2020 è passata al mercato libero dell’energia, lo ha fatto inconsapevolmente e attraverso contratti estorti in modo ingannevole o mediante pratiche aggressive e scorrette. Lo denuncia CONSUMERISMO No Profit, commentando quanto dichiarato oggi da Filippo Bubbico, presidente di Acquirente Unico, in audizione alla Commissione Attività sulla liberalizzazione del mercato.

Con Covid boom di venditori che propongono passaggio a mercato libero con pratiche aggressive e ingannevoli.

“In vista del passaggio obbligato al mercato libero dell’energia, recentemente prorogato al 2023, si è assistito ad una proliferazione di società che, attraverso call center telefonici o venditori porta a porta, tentano di acquisire clienti, non sempre rispettando la legalità – spiega il presidente Luigi Gabriele – Il fenomeno si è accentuato con il Covid, grazie alla maggiore presenza di utenti in smartworking o che trascorrono tempo in casa, e si sono moltiplicati gli escamotage per concludere contratti di fornitura luce e gas, sfruttando la confusione in merito al passaggio al mercato libero dell’energia”.

 Spesso convenienza promessa su bollette è inesistente

“Non sempre poi il mercato libero conviene e le promesse di risparmio in bolletta corrispondono a realtà: spesso chi abbandona il mercato tutelato subisce un sensibile incremento delle tariffe, perché le offerte proposte dai venditori hanno una durata limitata nel tempo e quando scadono i consumatori pagano prezzi più alti, oppure si tratta di condizioni sottoposte a vincoli che vengono opportunamente occultati agli utenti – prosegue Gabriele – In tutto ciò, i consumatori, come sottolineato da AU, non hanno adeguati strumenti di tutela, e per questo Consumerismo chiede a gran voce di inasprire le sanzioni verso gli operatori scorretti, perché solo colpendoli sul fronte economico sarà possibile arginare il fenomeno”.

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