La perdita di potere d’acquisto è una minaccia che incombe non solo sulle valute più o meno deboli. Anche l’euro non è vaccinato contro l’inflazione. Lo si è scoperto nel 2022 col costo della vita aumentato dell’11,3% in Italia e comunque del 9,3% nell’eurozona.
Affronta proprio tale rischio l’ultimo libro di Beppe Scienza, docente di matematica all’università di Torino, e autore in particolare de Il risparmio tradito. Esso s’intitola I nostri soldi e l’inflazione ed è edito da Ponte alle Grazie, uscito a fine febbraio e già in ristampa.
Difendere i proprio risparmi dall’inflazione è reso particolarmente difficile dalle banche e dai sedicenti consulenti finanziari, quasi tutti venditori di fondi, polizze e altre prodotti che non offrono nessuna garanzia in potere d’acquisto. Impiegati di banca e promotori cercano solo di rifilare ai clienti quelli su cui guadagnano di più.
È infondata anche la tesi che vadano bene l’oro oppure gli investimenti azionari. Infatti l’oro a volte mantiene il potere d’acquisto, a volte addirittura lo incrementa cresce, ma altre volte conduce a perdite pesantissime. Lo stesso vale per le azioni, come Beppe Scienza documenta.
Le soluzioni valide contro l’inflazione sono le formule direttamente indicizzate a essa: Btp Italia, Btp-i, Oat-ei, Bund-ei ecc. (e a parte il TFR). Sotto alcuni aspetti sono però complicati, ma I nostri soldi e l’inflazione spiega come funzionano e quali scegliere.
Il libro è in vendita presso le normali librerie o si può comprare on line, per esempio su IBS https://www.ibs.it/nostri-soldi-inflazione-come-difendere-libro-beppe-scienza/e/9788868339951?inventoryId=562879889&queryId=c539ac71438218fe71d1c3644fb000c2 o su Amazon https://www.amazon.it/linflazione-difendere-risparmi-consulenti-giornalisti/dp/8868339951/
