Borsa della Spesa

La Borsa della Spesa: prima dei rialzi di Natale, le vongole lupino scendono dell’11,1%

Prima dei rincari natalizi, vongole lupino -11,1%, agrumi più dolci e convenienti: il freddo regala qualità alta e prezzi in calo su clementine, arance e ortaggi invernali. La Borsa della Spesa ti guida al risparmio stagionale.

Torna l’appuntamento settimanale con La Borsa della Spesa, il servizio di BMTI e Italmercati, in collaborazione con Consumerismo No Profit, che ogni settimana offre ai consumatori indicazioni utili per orientarsi negli acquisti di prodotti agroalimentari freschi, valorizzando stagionalità, qualità e convenienza.

Dopo le bassissime vendite di novembre, il mercato ortofrutticolo torna lentamente a riprendersi a dicembre, complici le temperature più rigide e l’avvicinarsi del Natale. Tra i prodotti ortofrutticoli consigliati, però, non mancano quelli stagionali.

Il freddo sta giovando, in particolare, alla qualità degli agrumi. L’escursione termica notturna, infatti, sta favorendo la pigmentazione dell’arancia tarocco, dalla polpa rossa, sebbene al momento anche la qualità non sia ancora ad un livello ottimale a causa del tardivo abbassamento delle temperature in Sicilia. Al contrario, le arance biondemostrano un’ottima qualità, anche se il caldo di novembre ha limitato la loro crescita, rendendo prevalenti i calibri piccoli. I prezzi all’ingrosso variano da 0,80 a 1,00 euro/kg per le piccole e si aggirano intorno a 1,50 euro/kg per le grandi, determinando un calo generale del 6,4% rispetto alla scorsa settimana dovuto dall’aumento della produzione e una domanda che inizia a spostarsi verso la varietà a polpa rossa. Anche la qualità delle clementineè migliorata grazie al freddo, la produzione è più abbondante rispetto agli ultimi anni, soprattutto per il calibro più piccolo. I prezzi sono bassi, con il calibro piccolo intorno a 0,60 euro/kg, il medio intorno a 0,80 euro/kg e il grande intorno a 1,40 euro/kg; intorno a 1,60 euro/kg le clementine delle zone vocate. I melograni, invece, stabili intorno a 1,80 euro/kg, rimangono uno dei prodotti di punta del periodo. Tra le mele, la Stark rimane la meno ricercata, intorno a 1,50 euro/kg mentre sta spopolando la mela Kissabel, dalla polpa rossa, nonostante il prezzo decisamente più alto delle altre varietà, all’ingrosso, intorno a 2,60 euro/kg. Le altre varietà si attestano intorno a 1,75 euro/kg. Inoltre, la Renetta, appena arrivata sui mercati, conferma il prezzo all’ingrosso medio di 1,90 euro/kg. Anche la stagione dei kiwi è partita, seppur lentamente e, il freddo, anche qui aiuta la qualità. Terminato il prodotto neozelandese, nei mercati si trova kiwi italiano, con prezzi all’ingrosso intorno a 2,70 euro/kg mentre è disponibile a 3,00 euro/kg il kiwi Gold, dalla polpa gialla.

Tra gli ortaggi, il cavolfiore bianco è stabile rispetto alla scorsa settimana, confermando il calo del 27,8% rispetto al 2024. In particolare, il clima ne favorisce la produzione, con molta offerta, domanda regolare e prezzi all’ingrosso che vanno da 0,90 a 1,00 euro/kg. Le verze, molto utilizzate in questo periodo, presentano prezzi bassi, intorno a 0,60 euro/kg, in ribasso del 25,9% rispetto ad un anno fa. Inoltre, sono regolari i prezzi all’ingrosso del porro, anche se le vendite si abbassano con l’arrivo del Natale. La produzione veneta di radicchi continua regolarmente. Il tondo, tipico di Chioggia, è quello che costa meno con prezzi all’ingrosso stabili mediamente su 1,30 euro/kg, mentre il lungo precoce è disponibile all’ingrosso intorno a 2,00 euro/kg. Inoltre, il freddo aumenta la qualità dei carciofi. Attualmente nei mercati sono presenti il violetto senza spine pugliese e siciliano con prezzi all’ingrosso medi sui 0,70 euro/pezzo.

Sul fronte dei prodotti ittici, occorre specificare che, questa settimana, è ancora propizia per fare scorta di quei prodotti che verranno consumati, come da tradizione, alla Vigilia di Natale, prima che i prezzi inizino a schizzare. L’attenzione si concentra in particolare sulla vongola lupino che si distingue per la sua notevole convenienza grazie agli alti quantitativi pescati. I prezzi all’ingrosso sono infatti in calo dell’11,1% rispetto alla scorsa settimana e del 9,7% rispetto allo scorso anno, attestandosi su una media di circa 5,00 euro/kg. Inoltre, l’andamento delle vendite nei mercati all’ingrosso dimostra che la cucina povera sta tornando decisamente di moda. In questo contesto si conferma la razza, disponibile all’ingrosso a circa 4,00 euro/kg. Restano stabili i prezzi all’ingrosso delle pannocchie, intorno ai 3,00 euro/kg per quelle vendute morte, con prezzi che possono raggiungere i €10,00/kg per il prodotto venduto vivo. Il gambero rosa è di nuovo abbondante nei mercati, con prezzi regolari intorno a 10,00 euro/kg per gli esemplari più grandi mentre, i piccoli, si trovano anche a 4,00 euro/kg. Abbondano e sono sempre più acquistati anche i cefali, con il Bosega disponibile all’ingrosso intorno a 6,00 euro/kg e il Lotregano intorno a 2,00 euro/kg. Infine, anche per le ostriche, a partire dai €7,00/kg all’ingrosso a seconda della varietà, è questo il momento giusto per l’acquisto, prima dell’aumento dei prezzi tipico delle settimane più vicine al Natale.

Infine, tra le carni più convenienti, dopo oltre un mese, i prezzi all’ingrosso delle carni di pollo registrano diffusi ribassi settimanali sulla scia dell’ampia offerta. In particolare, i prezzi del petto di pollo oscillano tra 7,40 e 7,80 euro/kg. Si confermano, invece, sui livelli della settimana precedente i prezzi delle carni di tacchino, tra 9,20 – 9,40 €/kg.

Redazione

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