
Spesso si parla di colazioni equilibrate o di cene leggere, ma raramente si riflette sul ruolo decisivo del pranzo, soprattutto per chi lavora, viaggia o mangia fuori casa.
Biale, nutrizionista, giornalista e membro del Comitato scientifico di Consumerismo, costruisce la sua analisi partendo proprio da questo momento della giornata, restituendogli un valore fisiologico e psicologico spesso sottovalutato. Il pranzo, nella sua visione, non è solo un pasto ma un punto di equilibrio metabolico: se gestito correttamente, diventa la leva che attiva il metabolismo e previene l’accumulo di grasso, mentre un approccio disordinato o frettoloso può generare l’effetto opposto.
Il volume propone un percorso pratico, privo di rigidità e lontano dagli schemi delle diete modaiole. Le sezioni dedicate alla scelta dei pasti in contesti diversi — bar, mense, tavole calde, autogrill o uffici — sono pensate per chi vive un quotidiano frenetico e desidera una guida realistica, capace di adattarsi a situazioni comuni senza rinunciare all’equilibrio nutrizionale.
Interessante anche l’approfondimento sul microbiota intestinale, un argomento scientifico oggi centrale nella comprensione dei meccanismi del benessere, e la parte dedicata alla psicologia del dimagrimento, che evidenzia come la consapevolezza e l’autosservazione siano strumenti essenziali quanto la corretta alimentazione. Il diario di bordo proposto dall’autrice invita il lettore a misurarsi con il proprio comportamento, le proprie scelte e la percezione del corpo, più che con la bilancia.
“Dimagrire Pranzando” è quindi un libro che mette insieme scienza, esperienza e buon senso. Non promette miracoli, ma offre strumenti concreti per rieducare il rapporto con il cibo e con se stessi. Un testo utile non solo a chi vuole perdere peso, ma a chi desidera comprendere meglio come funziona il proprio corpo, soprattutto in quella pausa di mezza giornata che, troppo spesso, si trascura ma che può davvero fare la differenza.
