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Indagine Banca d’Italia, nel 2019 cresce il costo dei conti correnti

L' indagine sulla spesa dei conti correnti raccoglie informazioni analitiche sulle spese di gestione effettivamente sostenute dalle famiglie nel corso di un anno e documentate negli estratti conto di fine anno.

L’indagine rileva per ciascun conto e per ciascuna tipologia di servizio ad esso associato il numero di operazioni svolte nel corso dell’anno e la spesa corrispondente, permettendo di calcolarne il relativo costo unitario. Pertanto, la stima della spesa riflette gli effettivi comportamenti dei correntisti nel corso di un intero anno e le condizioni concretamente applicate; le relative modalità di calcolo differiscono da quelle dell’Indicatore Sintetico di Costo (ISC), calcolato in base a panieri ipotetici di servizi fruiti dai consumatori e alle condizioni indicate nei fogli informativi.

Dal primo gennaio 2020 sono entrate in vigore le nuove disposizioni di trasparenza per i conti correnti e i conti di pagamento offerti ai consumatori; esse richiedono di indicare nei documenti informativi trasmessi alla clientela un Indicatore dei Costi Complessivi (ICC) che sostituisce l’ISC. Il calcolo del nuovo indicatore avviene in base a profili di operatività analoghi a quelli utilizzati per l’elaborazione dell’ISC, ma include nuove spese in passato non considerate. Le stime riportate nell’indagine si riferiscono all’operatività del 2019 e sono dunque coerenti con l’ISC; tuttavia, per valutare l’incidenza di queste modifiche, le nuove spese incluse nell’ICC sono state rilevate sin da questa edizione dell’indagine e di esse si dà sinteticamente conto nel paragrafo L’andamento della spesa.

Nell’indagine, come di consueto, sono inoltre acquisite le informazioni sulle commissioni applicate e sugli interessi connessi ad eventuali scoperti e affidamenti in conto corrente.

La rilevazione svolta nel 2020 è stata condotta su 12.705 conti correnti bancari e 900 conti correnti postali, selezionati a partire rispettivamente da 608 sportelli bancari e 45 sportelli postali; il dato dei conti bancari include 698 conti on line non rifribili a sportelli.

Principali risultati

Nel 2019 la spesa per la gestione di un conto corrente è cresciuta di 1,6 euro rispetto all’anno precedente, attestandosi a 88,5 euro: si tratta di una crescita modesta se confrontata con quella dell’anno precedente, allorché la spesa crebbe di 7,5 euro.

Per i conti bancari online la spesa di gestione è sensibilmente aumentata (5,9 euro, 0,2 nel 2018); per i conti correnti postali essa è lievemente diminuita dopo l’accelerazione dell’anno precedente (-0,7 euro, 5,0 euro nel 2018).

L’aumento della spesa è dipeso dalle modifiche nella composizione del paniere di servizi e operazioni, estrinsecatesi attraverso l’accresciuta detenzione di carte di pagamento ed il maggior numero di operazioni, soprattutto bonifici. La variazione delle commissioni ha invece lasciato sostanzialmente invariata la spesa: a parità di operazioni e servizi fruiti, la spesa complessiva di gestione di un conto corrente sarebbe diminuita di poco meno di 0,2 euro.

La commissione per la messa a disposizione dei fondi (MDF) applicata nei contratti di apertura di credito in conto corrente è stata pari all’1,8 per cento del credito accordato, in modesta crescita rispetto all’anno precedente (1,7 per cento); le commissioni unitarie di istruttoria veloce (CIV), applicate nel caso di sconfinamenti e scoperti di conto corrente, sono diminuite da 20,6 a 17,9 euro. È infine cresciuta la percentuale di clienti esentati dal pagamento della CIV (dall’83 all’89 per cento) e della MDF (dal 40 al 42 per cento).

Testo della pubblicazione

Luigi Gabriele

Presidente dell'Associazione Consumerismo no profit. Luigi Gabriele è laureato in Scienze Politiche, indirizzo politico amministrativo e specializzato in affari regolatori, relazioni istituzionali e comunicazione pubblica. Dopo diverse esperienze in aziende e presso l’Università Sapienza, dal 2008 si occupa di tutela del consumatore. Ha svolto la funzione di esperto per due delle principali associazioni nazionali, svolgendo sia il ruolo di esperto consumerista sia di comunicatore pubblico. E’ consulente stabile in materia di consumi e tutela del consumatore per Uno Mattina, Mi manda Rai3, Tg2 Italia, Tv 2000 - Attenti al Lupo, Radio Rai1, Radio24, Radio Cusano Campus e innumerevoli siti web e testate. Ha acquisito competenze per la risoluzione delle casistiche sia individuali sia collettive in tutela del consumatore nei settori regolamentati (energia, gas, acqua e rifiuti, telefonia, Internet e pay tv, assicurazioni, bancario e servizi postali) e nei settori di consumo generico, come commercio elettronico, innovazione tecnologica e spesa domestica. E’ componente dei gruppi di lavoro sulla tutela del consumatore del Ministero dello Sviluppo Economico e ha svolto consulenza specifica per numerosi commissioni parlamentari su testi di legge in materia di tutela dei consumatori. Oggi è presidente di Consumerismo no profit e di Visionari no profit, organizzazione per la divulgazione della scienza e della tecnologia. presidenza@consumerismo.it - www.luigigabriele.it
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