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Prestiti personali, torna la Cessione e del quinto come strumento per liquidità

La cessione del quinto è un prodotto tecnicamente assai specifico, ma molto diffuso: le erogazioni sono in crescita continua e nel 2019 hanno sfiorato i 6 miliardi di euro, il 9% del mercato totale del credito al consumo. Quota che sale al 10% in un 2020 che vede l’effetto del Covid abbattersi pesantemente sul mercato: con un -22% del credito al consumo nel suo complesso e il -35% dei prestiti personali, le cessioni del quinto mostrano di essere uno dei prodotti più resilienti limitando il calo complessivo al -13,5%, e facendo segnare un continuo incremento di erogato da luglio a ottobre rispetto agli stessi mesi del 2019.

“Sono diversi gli elementi vincenti della cessione del quinto alla base di tale andamento” – spiega Roberto Anedda, Direttore Marketing di PrestitiOnline.it. “I più rilevanti sono i tassi molto convenienti e le garanzie offerte dal prodotto, uniti ad una crescente competitività e visibilità delle offerte dei vari operatori, specializzati e non. Un lungo e profondo processo di riorganizzazione e trasparenza ha portato la cessione del quinto ad una nuova realtà, ben diversa dal “credito subito, anche a protestati” che una volta proponeva finanziamenti facili a tassi nominali miracolosi, salvo poi rivelarsi una trappola di clausole nascoste e costi proibitivi”.

Attraverso anni di cambiamenti e di regolamentazione progressiva sono subentrate nel settore sempre più le banche e gli istituti specializzati, estirpando il precedente sottobosco, spesso buio, intricato e costoso, dei vari livelli di intermediari e aprendo il mercato ad una competizione sempre più accesa, con offerte via via più convenienti.

Se, quindi, una volta la struttura di costi “occulti” della cessione portava a Taeg stratosferici, che potevano arrivare anche al 15-20%, la moderna cessione si distingue per trasparenza e costi estremamente ridotti, tutti già compresi nel Taeg, con offerte che fanno ormai vera concorrenza anche al più tradizionale settore dei prestiti personali” –  precisa Anedda.

Le più recenti offerte di cessione del quinto dello stipendio (CQS) partono addirittura da un Taeg del 3,84%, mentre le migliori offerte di prestito personalea parità di importidifficilmente scendono al di sotto del 6%.

La differenza è quanto mai significativa per la clientela del credito al consumo, che accede ad importi di prestito contenuti per sostenere impegni di spesa imprevisti o non abituali: dei lavori in casa, l’acquisto di un veicolo, un rinnovo di arredamento o anche la pura e semplice richiesta di liquidità possono essere affrontati con estrema flessibilità e a costi ancora più contenuti.

Va poi considerato che, proprio per la sua natura di prestito “garantito” dallo stipendio, la cessione del quinto può agevolare l’ottenimento del finanziamento, a fronte di una parità di uscita mensile per il cliente, che comunque si troverebbe a dover pagare la rata mensile di rimborso anche nel caso di un prestito personale.

Osservatorio PrestitiOnline.it – Cessione del quinto dello stipendio e della pensione

Il nuovo osservatorio PrestitiOnline.it analizza l’ultimo biennio, periodo nel quale la nuova realtà della cessione ha preso slancio e consistenza.

Tra le dinamiche più indicative si nota il cambio di peso tra lavoratori pubblici e privati nel passaggio dalle richieste alle erogazioni: la quota dei pubblici passa dal 30% circa delle richieste ad oltre il 50% sugli erogati, sia per un generale profilo di minor rischio valutato dagli istituti per il comparto pubblico che per le condizioni più favorevoli che motivano maggiormente alla chiusura dell’operazione.

Da sottolineare anche come spesso l’importo medio erogato risulti più elevato rispetto a quello richiesto: sulla media di tutte le durate, le richieste viaggiano intorno ai 16-17.000 euro, ma salgono a 20-22.000 euro nelle erogazioni. Tale dinamica appare evidente anche nella suddivisione per fasce di importo, dove la quota di prestiti dai 20.000 euro in su sale dal 30% ad oltre il 40% tra richieste ed erogati, mentre crollano dal 35% al 20% le fasce fino a 10.000 euro.

Ciò è dovuto sia alla minore approvazione di operazioni per importi troppo contenuti che all’effettivo incremento della somma finale erogata che spesso viene concordato tra istituto e richiedente a fronte della convenienza delle condizioni proposte.

Si confermano invece preponderanti sia per le richieste che per gli erogati le cessioni di lunga durata: la sola durata decennale pesa dal 43% al 53% del totale, a riprova dell’interesse di molti richiedenti per la massimizzazione della convenienza dell’operazione attraverso importi più elevati e allo stesso tempo rate più contenute.

Il confronto tra le migliori offerte online e i tassi medi di mercato per il credito finalizzato e le cessioni del quinto evidenziano poi le rilevanti opportunità di risparmio offerte dal web: le migliori offerte in assoluto sono quelle destinate al lavoratore pubblico, con Taeg intorno al 4%, e ai pensionati, con Taeg tra il 5% ed il 6%. I lavoratori privati vedono offerte oscillare tra il 6% ed il 7%.

Tutte condizioni nettamente più favorevoli rispetto alle medie di mercato per la cessione, con Taeg sopra l’8%, e per il credito finalizzato, con Taeg superiori al 9%.

Luigi Gabriele

Presidente dell'Associazione Consumerismo no profit. Luigi Gabriele è laureato in Scienze Politiche, indirizzo politico amministrativo e specializzato in affari regolatori, relazioni istituzionali e comunicazione pubblica. Dopo diverse esperienze in aziende e presso l’Università Sapienza, dal 2008 si occupa di tutela del consumatore. Ha svolto la funzione di esperto per due delle principali associazioni nazionali, svolgendo sia il ruolo di esperto consumerista sia di comunicatore pubblico. E’ consulente stabile in materia di consumi e tutela del consumatore per Uno Mattina, Mi manda Rai3, Tg2 Italia, Tv 2000 - Attenti al Lupo, Radio Rai1, Radio24, Radio Cusano Campus e innumerevoli siti web e testate. Ha acquisito competenze per la risoluzione delle casistiche sia individuali sia collettive in tutela del consumatore nei settori regolamentati (energia, gas, acqua e rifiuti, telefonia, Internet e pay tv, assicurazioni, bancario e servizi postali) e nei settori di consumo generico, come commercio elettronico, innovazione tecnologica e spesa domestica. E’ componente dei gruppi di lavoro sulla tutela del consumatore del Ministero dello Sviluppo Economico e ha svolto consulenza specifica per numerosi commissioni parlamentari su testi di legge in materia di tutela dei consumatori. Oggi è presidente di Consumerismo no profit e di Visionari no profit, organizzazione per la divulgazione della scienza e della tecnologia. presidenza@consumerismo.it - www.luigigabriele.it
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