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Recupero crediti bollette: quando si può contestare

Numerosi consumatori segnalano richieste di pagamento di presunte bollette elettriche non saldate da società di recupero credito. Consigliamo di verificare la prescrizione degli importi e far valere il diritto correlato.

La vicenda di un nostro assistito

Di recente, siamo stati contattati da un uomo sulla sessantina, che si è trovato ad affrontare richieste di recupero crediti relative a una bolletta non saldata di 2500 euro, emessa da Eni Gas e Luce, per il periodo compreso tra il 2013 e il 2015. La società di recupero crediti coinvolta ha proposto un accordo di saldo e stralcio, offrendo di saldare la posizione per circa il 50% dell’importo totale, equivalente a circa 1000 euro.

Questo tipo di situazione è sempre più frequente e potrebbe essere attribuibile al fatto che le società di recupero crediti acquisiscono pacchetti di crediti in massa, cercando di ottimizzare il rendimento dell’investimento attraverso proposte di accordo vantaggiose per il debitore. Tuttavia, è importante sottolineare che l’offerta di saldo e stralcio può comportare la rinuncia a parte del debito originario e può avere implicazioni legali e finanziarie significative per il consumatore.

In questi casi, è consigliabile che il consumatore verifichi attentamente la validità e la prescrizione del debito.

Cosa si intende con prescrizione di una bolletta

La prescrizione è un concetto giuridico che si applica quando un creditore non agisce per un periodo di tempo determinato dalla legge per far valere i suoi diritti. In pratica, se il titolare di un credito non richiede il pagamento entro un certo periodo di tempo, questo diritto si estingue.

La prescrizione

La prescrizione ordinaria ha un termine di 10 anni, ma per molti crediti la legge non specifica un periodo diverso, quindi si applica questo termine. Nei casi delle bollette di energia e gas, così come altre utenze come acqua e telefono, vi sono due regimi di prescrizione.

Per quanto riguarda le bollette di energia e gas, la prescrizione può variare tra 5 anni, per le fatture emesse entro una certa data, e di 2 anni. Quest’ultimo caso può avvenire in casi di rilevanti ritardi nella fatturazione o di mancata disponibilità di dati effettivi per un periodo rilevante. Il cliente può eccepire questa prescrizione abbreviata e pagare solo gli ultimi 24 mesi fatturati.

La procedura di contestazione

È importante notare che una volta accertata la prescrizione, il consumatore deve contestarla per iscritto prima di procedere al pagamento. È fondamentale contestare la prescrizione prima di pagare l’importo richiesto, poiché una volta effettuato il pagamento, non sarà più possibile richiederne il rimborso.

Per garantire la correttezza del processo, il consumatore ha diritto di richiedere una copia della bolletta per verificare la prescrizione. Questo passaggio è cruciale per assicurare che non si effettuino pagamenti indebiti.

Dopo il trascorrere di un periodo di cinque anni dall’emissione della bolletta senza la ricezione di atti interruttivi da parte del cliente finale, come nel caso della persona che ci ha contattati, quali documenti certificati inviati tramite posta elettronica certificata (PEC), raccomandate con avviso di ricevimento, e simili, che abbiano il potere di sospendere il decorso del termine prescrizionale, è lecito per il cliente contestare la validità della richiesta di pagamento relativa alla suddetta bolletta.

È possibile contestare la prescrizione di una bolletta? Il nostro intervento

Quando ci si trova di fronte alla richiesta di pagamento di una bolletta che risulta essere caduta in prescrizione, è cruciale inizialmente verificare con precisione se tale prescrizione è effettivamente avvenuta. Se il sollecito di pagamento è pervenuto al cliente dopo il decorso del termine di prescrizione, si tratta di un’azione ingiusta e non è obbligatorio procedere con il pagamento dell’importo richiesto. Diversamente, il cliente è tenuto a effettuare il pagamento, con la possibilità di richiedere una rateizzazione qualora l’importo sia significativo.

Nel caso in cui si riscontri una situazione di prescrizione, è essenziale contestare tempestivamente la richiesta di pagamento, possibilmente attraverso una comunicazione formale inviata tramite raccomandata con avviso di ricevimento, fax o posta elettronica certificata (PEC). Tale comunicazione deve includere i dettagli dell’intestatario e dell’utenza, i motivi del reclamo, nonché la copia del documento d’identità dell’intestatario e qualsiasi prova del pagamento precedentemente effettuato, se applicabile.

Consigli

Per quanto riguarda la conservazione delle bollette, è consigliabile conservarle per un periodo di almeno due anni, in linea con il termine di prescrizione previsto dalla legge. Dopo questo periodo, il fornitore o chiunque agisca per suo conto non può richiedere il pagamento della bolletta.

Le bollette di conguaglio, che riguardano periodi precedenti a quello di fatturazione della bolletta attuale, non devono essere pagate se sono scadute da più di due anni. È fondamentale conoscere i propri diritti in materia e sapere che, in caso di importi elevati, è possibile richiedere una rateizzazione al fornitore.

A chi rivolgersi

Reclami Gas e Luce e “+tutela”: il nostro intervento contro il recupero crediti bollette

Dopo aver ricevuto la richiesta del cliente di contestare il recupero crediti bollette, abbiamo prontamente agito richiedendo accesso agli atti alla società di recupero del credito, al fine di ottenere evidenza di eventuali atti che potessero interrompere la prescrizione. Attraverso la nostra diffida, formulata tramite i nostri legali convenzionati, la società ha risposto ritirando la richiesta di pagamento e archiviando la posizione del cliente.

Prima del nostro intervento, il cliente si trovava nella prospettiva di dover sborsare poco più di 2500€. Grazie alla nostra azione tempestiva e competente, il cliente ha evitato questa spesa aggiuntiva.

Se ti trovi in difficoltà con le bollette e necessiti di assistenza, contattaci senza esitazione. Siamo qui per aiutarti a difendere i tuoi diritti e ottenere il miglior risultato possibile. Da sempre al fianco dei consumatori, il nostro gruppo di professionisti di Reclami Gas e Luce e +TUTELA, composto da tecnici del settore energetico ed esperti legali, è pronto ad offrirti il supporto di cui hai bisogno. Non lasciare che le tue preoccupazioni diventino un peso: contattaci oggi stesso e troveremo la migliore soluzione per te.

Giovanni Riccobono

Da oltre 10 anni impegnato nel settore energetico ha deciso di specializzare la sua figura nella tutela energetica ovvero nel garantire diritti e doveri dei consumatori nel mondo delle utility luce e gas. Le sue competenze nel settore energetico sono certificate dalla norma UNI 11782:2020 di Utility Manager. Blogger e divulgatore energetico è autore di 3 libri per tutela energetica dei consumatori. Ha preso parte inoltre a diverse iniziative per aumentare l’informazione e la consapevolezza dei consumatori di energia elettrica e gas. È un conciliatore esperto nelle controversie energetiche: nel triennio 2019-2022 ha gestito oltre 2000 reclami, recuperando oltre 300.000€ a favore dei consumatori nelle controversie energetiche.

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