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Crotone aumenta del 150% il costo dell’acqua pubblica: la denuncia dell’Avv. Paola Bellomo

Un aumento del 150% che colpisce Crotone: la denuncia dell’Avv. Paola Bellomo contro il caro acqua e la lotta per la tutela dei consumatori

Una vera e propria stangata per i cittadini di Crotone: il costo dell’acqua pubblica è aumentato del 150% in pochi mesi, passando da una delle tariffe più economiche d’Italia – 140-200 euro annui – a circa 555 euro per una famiglia tipo. È l’effetto della Delibera n. 15 del 19 marzo 2025 di ARRICAL (Autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria), che ha autorizzato un incremento senza precedenti del servizio idrico.

Una decisione che ha suscitato l’immediata reazione dell’associazione Avvocatideiconsumatori, che ha presentato formale segnalazione all’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e diffida al gestore SO.RI.CAL. S.p.A. e ad ARRICAL.

Secondo l’associazione, l’aumento è stato motivato dalla necessità di coprire i deficit accumulati dalla precedente gestione consortile Con.Ge.S.I., ma la scelta di scaricare l’intero costo sui cittadini è giudicata inaccettabile.

“Siamo di fronte a un’operazione che, seppur formalmente legittima, è sostanzialmente iniqua e socialmente insostenibile” – afferma l’Avv. Paola Bellomo, referente dell’associazione.
“È inaccettabile che l’equilibrio finanziario del nuovo gestore venga raggiunto attraverso uno shock tariffario di questa portata, che non ha eguali. La nostra segnalazione ad ARERA mira a far verificare la proporzionalità di questa misura e a tutelare i cittadini da un’azione che sa di accanimento”.

Particolarmente gravi, secondo Avvocatideiconsumatori, sono le responsabilità dei sindaci che hanno avallato la decisione all’interno di ARRICAL, votando a favore dell’aumento.

“Ciò che è più grave – prosegue l’Avv. Bellomo – è che i sindaci dei Comuni, che avevano il preciso dovere di vigilare sulla gestione del loro consorzio Con.Ge.S.I., abbiano poi avallato in sede ARRICAL, con il loro voto favorevole, la decisione di scaricare il costo della loro mancata vigilanza interamente sui cittadini. A loro chiederemo conto, pubblicamente e in ogni sede, di questa scelta. Questa conferma ulteriormente la superficialità nei confronti del servizio idrico e delle conseguenze economiche per i crotonesi”.

L’associazione chiede ora ad ARERA l’avvio di un’istruttoria, la valutazione di misure correttive per mitigare l’impatto economico sulle famiglie e la verifica che la regolazione sia stata applicata non solo nella forma, ma anche nel rispetto dei principi di equità e tutela dell’utenza.

Consumerismo APS sostiene l’iniziativa di Avvocatideiconsumatori e chiede con urgenza un intervento immediato delle istituzioni per bloccare aumenti sproporzionati, che colpiscono in modo ingiusto i cittadini già messi a dura prova dal caro vita.

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