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Storie di padri. Storie di figli. Quattro generazioni a confronto. Il nuovo libro di Andrea Polo

Un libro di Andrea Polo. Un viaggio coinvolgente e divertente attraverso le famiglie italiane dai primi del 900 ad oggi. Un romanzo che racconta, con ironia e acume, la paternità oggi. ‘Papà, ma tu che mestiere fai? Papà, ma quando eri piccolo tu, esistevano i Power Rangers? Papà...come è essere un papà?’

Uscito il 15 marzo in libreria e su tutte le piattaforme online Storie di padri. Storie di figli, il romanzo edito da Paesi Edizioni, scritto da Andrea Polo (160 pagine, disponibile in versione cartacea e ebook).

Il 27 marzo alle alle 18.30 la presentazione a Roma, presso lo StarHotels Metropole, Via Principe Amedeo 3.

 

La storia

Cosimo diventa padre nel 1910; Andrea, suo nipote nel 2010, a dividerli esattamente un secolo di storia e cultura in profonda e continua evoluzione. Il primo, nato pastore, ha imparato a leggere e scrivere durante la prigionia e fa di tutto perché i suoi undici figli possano studiare e diventare ‘migliori di lui’.

Andrea, nato a sorpresa a otto anni di distanza dai suoi fratelli, fa della scrittura e della parola il proprio mestiere, nonostante genitori e figli non abbiano mai capito fino in fondo che lavoro faccia. Ma Andrea, soprattutto, gira l’ Italia e il mondo, diventando l’uomo e il padre che è.

Ripercorrendo la storia della famiglia, raccontata ai lettori con istantanee cariche di ironia e profonde al tempo stesso come solo le cose semplici ma necessarie sanno essere, Andrea con i figli Marco e Giovanni, affronta un viaggio attraverso un secolo di paternità: da quando i bambini non si prendevano in braccio perché ‘cosa da donne’ fino al momento in cui gli uomini hanno imparato e forse in fondo gli è anche stato concesso, a godersi a pieno l’ essere un padre, perché si sa, se quello del genitore è un mestiere senza dubbio difficile, è anche il più bello del mondo.

La storia è ambientata il 2 marzo 2023, una settimana prima del compleanno del padre di Andrea, venuto a mancare da pochi mesi. Proprio per riagganciarsi alla sua immagine, ai ricordi, quelli vissuti insieme e quelli conosciuti attraverso i racconti degli altri, Andrea scrive e regala ai figli la storia della propria famiglia, la memoria di radici che lo ancorano ben saldamente al presente, raccontando come si sia trasformata in modo necessario e imprescindibile la figura del padre.

Una paternità raccontata anche ripercorrendo momenti difficili e sempre emozionanti come quando Cosimo, diventato ferroviere e rimasto vedovo molto presto, riesce a crescere i suoi 11 figli, in un contesto sociale e culturale ben diverso da quello che conosciamo oggi. Tra quegli 11 figli c’è Marco, padre del protagonista, che vediamo farsi strada nel mondo come medico affermato ma soprattutto come un padre, a dispetto della sua serissima professione, sempre presente e divertente, in grado di supportare i figli, con il coraggio di farlo rimanendo, quando necessario, un passo indietro.

Una figura genitoriale già in evoluzione che trova la sua trasformazione più profonda nel rapporto di Andrea con i propri figli.

Ad accompagnare il lettore attraverso le righe del romanzo le tante domande che proprio i figli fanno al protagonista, domande che costringono tutti ad un tuffo nel presente e nel passato sempre più coinvolgente e in grado di emozionare chi non ha paura di farlo.

Il 10% dei diritti d’ autore sarà devoluto alla Onlus Ele Morez (https://www.elemorezonlus.com/).

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