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Scuola in DAD, le 6 regole per la sicurezza on line degli alunni

Le precauzioni/regole descritte valgono per tutti: genitori, docenti, ragazzi etc, per rendere una didattica più semplice, intuitiva e meno rischiosa sotto il profilo del trattamento del dato e della sicurezza.

Di William Nonnis, Comitato Scientifico Consumerimo No Profit

Le criticità della DaD

Da tecnico specializzato ed in qualità di docente e referente del progetto, riconosciuto dal MIUR, di “Cultura Digitale e Legalità” nelle scuole, per l’associazione EvoDigitale, nel mese di aprile 2020 dichiarai (nelle varie interviste scritte e TV/WEB) che la DaD (o FaD) sarebbe dovuta diventare il nostro strumento di vita parallelo per poter organizzare al meglio, sia la formazione personale, che quella dei nostri ragazzi. Ebbene, a distanza di un anno esatto ci troviamo nuovamente di fronte ai medesimi problemi: quelli della Scuola, che riguardano lo svolgimento della formazione ed educazione scolastica da parte dei docenti e gli studenti, per i quali continua ad essere davvero complicato approfondire e migliorare il proprio bagaglio culturale, non avendo la possibilità di usufruire,  oltre che di un’insostituibile istruzione in presenza, di infrastrutture, di una formazione specifica, che permettano loro di utilizzare al meglio lo strumento DaD (o FaD).

Parliamo di problematiche sapute e risapute, ma mai risolte, nonostante alcuni professionisti, sia nella Pubblica Amministrazione che nel settore Privato, abbiano messo sul tavolo soluzioni che non sono mai state prese in considerazione.

La posizione dell’Italia

Partiamo da un dato molto triste e ben noto e cioè che da anni l’Italia viene posizionata in un Indice Desi (report 2020) in cui occupa il terzultimo posto fra i 28 Stati membri dell’UE, il che non si identifica con una carenza di dispositivi tecnologici (di cui se ne possiedono mediamente 3 per ogni individuo), ma la loro scarsa competenza e formazione nell’utilizzo. A ciò si aggiunga una non esaltante diciassettesima  posizione, sempre nel suddetto report, per connettività.

Lo scorso anno il Ministero della Pubblica Istruzione ha stipulato un contratto con i grandi Stakeholder,  principalmente Google e Microsoft (G-Suite, ZOOM, SKYPE, o Microsoft TEAMS) per l’erogazione dei servizi perla DaD (o FaD) a favore dei ragazzi che non potevano fisicamente essere presenti a scuola.

Tecnicamente, però, si apriva un grosso problema perché, a causa della sensibilità del dato, si sarebbero potute verificare le vendite, nel mondo del dark web, di video e foto di quei bambini (delle scuole elementari e medie), creando così un enorme danno al soggetto interessato non solo attuale, ma soprattutto futuro e questo perché la regola sacra del web è: tutto ciò che viene prodotto rimarrà a vita!

Alla luce di ciò il Governo Conte II, con il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Paola Pisano, nel tentativo di favorire maggiormente la popolazione in questo nuovo modo di fare istruzione, ha erogato un BONUS PC da 500 euro, il quale permetteva in base al proprio ISEE, di accedere all’attivazione di una linea INTERNET FLAT, di acquistare Pc, Tablet, o altro, come strumento per la didattica; tale incentivo, però, non ha assolutamente raggiunto l’obiettivo prefissato. Oggi ci troviamo, infatti, nelle stesse condizioni, non avendo messo in campo progetti validi, a breve e lungo periodo, né tantomeno, apportato soluzioni efficaci, la qual cosa crea un grosso HANDICAP sia per i docenti, che per gli studenti. A breve il nostro Paese tornerà nuovamente in ZONA ROSSA, con conseguente chiusura degli istituti scolastici e i docenti e gli studenti, che da tempo stanno già usufruendo, in maniera alternata, della DaD, non saranno in grado di collegarsi agevolmente, né di risolvere problematiche tecniche necessarie per proseguire le attività formative quotidiane.

Consigli per affrontare la DaD

Tentiamo, quindi, di agevolare tali attività con precisazioni di supporto tecnico:

  1. In ogni Istituto scolastico si ricorda che è presente/previsto la figura dell’ Animatore Digitale (non è necessario essere tecnici, ma dare supporto al funzionamento della DaD o FaD in questo caso).
  2. Si consiglia di utilizzare l’account email più diffuso, ossia GMAIL, il quale serve ad effettuare l’accesso in piattaforma, ricordando che sul proprio Browser o Pc deve essere loggato l’account preposto a quell’operazione,  per cui è necessario disconnettere gli altri account che non riguardano quella attività. Le password del proprio account devono essere  composte da 12 caratteri alfanumerici (non utilizzati i nomi di cani, gatti, figli, date di nascita etc), e si suggerisce di cambiarle ogni 30gg.
  3. Attivare Microfono e WebCam solo all’interno della piattaforma, operazione facile in quanto le piattaforme sono molto intuitive da questo punto di vista.
  4. Ricordare di aggiornare i sistemi operativi (Windows, Linux, Android etc) ed eventuali antivirus presenti nel dispositivo.
  5. Non comunicare password tramite WebCam/Microfono, perché si può essere facilmente intercettati e ciò faciliterebbe i malintenzionati.
  6. Al termine della lezione disconnettere account per la DaD o FaD.

Le precauzioni/regole descritte valgono per tutti: genitori, docenti, ragazzi etc, per rendere una didattica più semplice, intuitiva e meno rischiosa sotto il profilo del trattamento del dato e della sicurezza.

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