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Veneto: 3.150 medici di base dovranno effettuare i tamponi ai pazienti

Svolta nella gestione della crisi sanitaria in Veneto.

Luca Zaia con un’ordinanza obbliga tutti i 3150 medici di base della Regione ad effettuare test rapidi ai propri assistiti.

ll medico di base diventa ufficiale di sanità pubblica, per cui potrà decidere la misura della quarantena (che varrà anche per l’Inps) e di fare il tracciamento delle persone che sono state a contatto con il suo assistito. Se queste sono già in carico ad altri medici, dovrà informare i colleghi.

I test, si tratta di tamponi rapidi, potranno essere fatti a domicilio degli assistiti, o in ambulatorio; se questo risulta poco praticabile, il medico potrà servirsi di spazi concessi dal Comune o dal distretto sanitario.
Sarà la Regione Veneto a fornire i tamponi: per ora è stato calcolato un numero di 180-200mila la settimana. La misura non riguarderà i casi di screening nelle scuole, negli ospedali e nelle case di riposo.

Nicola Marino

Responsabile Dipartimento Sanità Digitale di Consumerismo no profit. Forbes 100 Under30, consulente politico in materia di sanità digitale, consulente Health Catalyst e co-founder di INTECH.
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